“Si tratta di un restyling dei volumi costruiti nei primi anni ’80, con materiali che rinforzano il legame tra gli edifici e il passaggio della campagna pisana circostante. In particolare le lamiere stirate in acciaio autopassivante Cor-Ten definiscono facciate “vive”, con cromie mutevoli nel tempo e con esiti imprevedibili.
Il sughero crea contrasti cromatici analoghi alle tracce della coltivazione sulle superficie dei campi. Allo stesso modo le fughe sulle superfici in Cor-Ten rimandano al paesaggio striato delle coltivazioni vinicole.
Tutto è stato progettato in stretta collaborazione con l’enoglogo @david.landini e in funzione del miglioramento energetico della cantina. La struttura agevola un microclima interno idoneo ai processi enologici e di conservazione dei prodotti finiti, tenendo conto della peculiare artigianalità dei processi della cantina #VillaSaletta”.
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